classe temperatura atex, che confusione

Classe di temperatura ATEX del ventilatore. Dì pure addio ad ogni dubbio

 

La classe di temperatura ATEX è uno dei temi che crea più confusione nel mondo delle atmosfere esplosive.

Non mi riferisco solo al doversi ricordare i valori di ogni classe di temperatura.

Quanto piuttosto alla poco nota “doppia maschera” dell’ATEX.

Come infatti esistono due distinte direttive ATEX (quella dei luoghi di lavoro e quella dei macchinari), allo stesso modo quando devi comprare un ventilatore in realtà devi tenere a bada due diversi valori di temperatura.

Classe di temperatura ATEX: i due diversi punti di vista che devi considerare.

Si può dire, per semplificare, che esistono due diversi valori di classe di temperatura ATEX.

Da un alto quella dell’atmosfera esplosiva.

Dall’altro quella che definisce la marcatura di un ventilatore ATEX. (o di qualsiasi macchinario)

Classe di temperatura ATEX tabella

 

Della classe di temperatura nella marcatura ATEX parlo in maniera completa all’interno della mia “Guida alla sopravvivenza nella giungla delle classificazioni ATEX dei ventilatori“ che puoi scaricare GRATUITAMENTE compilando il modulo che trovi qua sotto.

Prima di procedere però definiamo in maniera sintetica le due diverse classi di temperatura ATEX.

Classe di temperatura dell’atmosfera esplosiva.

Le miscele di gas e/o polveri combustibili possono innescarsi senza nessuna sorgente quando raggiungono quella che viene chiamata temperatura di accensione.

La classe di temperatura ATEX del gas indica il range dentro al quale è contenuta la temperatura di accensione.

Di conseguenza indica il limite che qualsiasi superficie o macchinario non deve superare nelle condizioni di utilizzo previste.

Esempio: Un gas ha una temperatura di accensione pari a Ta=350 °C.

La sua classe di temperatura ATEX – guardando la tabella di prima– sarà pari a T2, che indica il range tra i 300°C ed i 450 °C.

Classe di temperatura ATEX del ventilatore.

Quando nella marcatura ATEX di un mio ventilatore indico una certa classe di temperatura, mi sto prendendo un impegno nei tuoi confronti.

Ti sto infatti dichiarando che – grazie ad una valutazione dei rischi di esplosione ed alla conseguente progettazione – il ventilatore ATEX non supererà mai quel valore di temperatura.

In nessun punto.

Salvo casi eccezionali, solitamente è sempre possibile considerare per un ventilatore una classe di temperatura ATEX pari a T4.

Scendere sotto, con ad esempio una classe T5, diventa piuttosto complicato.

Durante il normale funzionamento infatti gli stessi cuscinetti del ventilatore o del motore possono superare – senza che si verifichino dei guasti – la temperatura di 100°C (=T5).

Chiarite queste due differenti definizioni, passiamo al dubbio che spesso assale chi deve comprare un ventilatore ATEX.

Perché il ventilatore ha una classe di temperatura diversa da quella dell’atmosfera esplosiva che ho richiesto?

Non mi piace parlare di teorie astratte.

Se hai già letto qualche mio articolo, avrai notato che racconto spesso degli aneddoti reali, nascondendo il mio reale cliente dietro il personaggio inventato di Luigi.

Quindi ecco il dubbio che il nostro caro Luigi mi ha sollevato per e-mail:

Ti faccio un esempio pratico del mio dilemma.

 Il fluido trattato è aria con vapori di toluene avente temperatura di accensione pari a 480°C. La temperatura alla quale viene aspirato il gas 120°C – 130°C

 Facendo alcuni ragionamenti, confrontando tabelle ed articoli (tra i quali anche la tua guida) che trattano questo argomento sono giunto ad una conclusione che ancora oggi non mi convince pienamente, ossia che la classe di temperatura può essere la T4.

 Non capisco perché non è T1, cioè pari a quella dell’atmosfera esplosiva.”

In poche parole, Luigi mi chiede come sia possibile che la classe di temperatura ATEX del ventilatore sia diversa da quella dell’atmosfera.

Nulla vieta di marcare un ventilatore ATEX con una classe di temperatura T1. Anzi, sarebbe facilissimo.

Ma quasi tutti i costruttori – io compreso – marcano con una classe T4.

Il motivo è presto detto.

È molto più comodo – sia per me che per te – marcare il ventilatore con la classe di temperatura ATEX più restrittiva.

Piccola premessa. Una macchina marcata per T4, può andare bene in tutte le atmosfere esplosive con una classe di temperatura più alta. (T3, T2 e T1)

I cuscinetti del ventilatore e quelli del motore elettrico durante il normale funzionamento – cioè per zona 2 o 22 – devono avere una temperatura minore di 90 °C. Questa è una condizione di buona progettazione.

Se superano il valore di 110 °C, il ventilatore deve essere fermato e messo in manutenzione.

Quindi possiamo assumere che non superano il valore di T4=135°C.

All’esterno quindi non c’è nessun problema a marcare il ventilatore con una classe di temperatura T4.

Per quanto riguarda poi l’interno, nel caso citato da Luigi la temperatura del gas è inferiore a T4. Più avanti ti svelo come comportarsi in casi diversi.

Usando quindi la classe di temperatura T4 come standard, risulta molto più semplice gestire tutti i documenti che compongono il fascicolo tecnico ATEX del ventilatore.

Tu inoltre puoi installare la stessa macchina in atmosfere esplosive con classe di temperatura pari a T4, T3, T2 e T1. Quindi hai una maggiore flessibilità.

In questo video, estratto di un corso sui ventilatori ATEX registrato qualche mese fa, trovi un’ulteriore motivazione per la quale la classe di temperatura del ventilatore può essere diversa da quella dell’atmosfera.

N.B. Se il ventilatore è per Zona 1 o 21, non ti basta più considerare il normale funzionamento. Bisogna tenere in considerazione anche il guasto normalmente prevedibile che porta ad un surriscaldamento dei cuscinetti.

In questo caso o il tuo fornitore usa una classe di temperatura ATEX più alta, come T5, oppure è necessario utilizzare dei sensori di temperatura di cui ho parlato in questo articolo.

Attenzione però alla temperatura del gas trasportato dal ventilatore ATEX

Nell’esempio di Luigi il ventilatore aspirava una miscela di gas ad una temperatura tra i 120-130°C.

Se la girante non scalda troppo il gas, si può pensare che anche all’interno del ventilatore sia possibile avere una temperatura minore di T4.

Se invece il fluido aspirato dalla ventola ha una temperatura più alta – ad esempio 150 °C – la classe di temperatura ATEX dell’interno dovrebbe essere più alta. (T3 nel caso specifico)

In questa ultima situazione, il fornitore potrebbe decidere di certificare il ventilatore con una doppia marcatura ATEX: una con la classe di temperatura interna e l’altra con quella esterna.

Di questa doppia marcatura ho parlato all’interno di questo mio articolo sull’ATEX per interno ed per esterno.

IMPORTANTE. Dovrebbe essere ovvio ma dalle richieste che ricevo non sembra essere così scontato.

La temperatura del gas trasportato dal ventilatore non può superare la sua classe di temperatura ATEX.

Se pensi di scaldare un’atmosfera esplosiva oltre il suo limite di infiammabilità, sei tu stesso a creare le condizioni per un esplosione.

E io non ti vendo un ventilatore se lo vuoi utilizzare per compiere una strage.

Se poi vuoi scoprire come scegliere correttamente un ventilatore ATEX per il tuo impianto, evitando di restare tramortito da tutte quelle strane sigle, ti consiglio la lettura di questo mio articolo.

Adesso ti è tutto più chiaro sul discorso della classe di temperatura ATEX dei ventilatori?

Mi raccomando, se hai ancora dei dubbi scrivimi pure nei commenti qua sotto.

ti prometto di risponderti quanto prima.

Mai più guasti improvvisi!

Il Signore delle Ventole

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