Si sa, la recente crisi ha strizzato i budget per l’acquisto di macchinari.
Inoltre, a causa della moria di aziende dovuta ai cali di vendita, il mercato negli ultimi anni si è riempito di macchine e parti di impianto usati.
Potresti quindi essere ingolosito dalla possibilità di acquistare – con un immenso risparmio – un ventilatore industriale usato.
“Scommetto che adesso mi dirai che NON è una buona idea comprarlo usato”
Se lo hai pensato, la risposta è no. Ovviamente sarei più felice di vendere una macchina nuova.
Ma l’obiettivo di questo articolo è un altro.
Voglio darti alcuni semplici consigli per evitare di restare fregato acquistando dei vecchi ventilatori. (per la ventola che ti raffredda casa in estate – anche se valgono gli stessi principi – non ho nulla da eccepire se la compri di seconda mano)
Indice
ToggleLascia perdere il “Fai da te” se vuoi evitare di acquistare un ventilatore industriale usato che – del tutto inutilizzabile nel tuo impianto – resterà per anni a marcire nel tuo piazzale
Se sei un esperto di ventilatori industriali, allora quello che dirò ti sembrerà scontato. In tal caso salta pure questo paragrafo e vai al punto successivo.
Se invece stai ancora leggendo, lascia che ti racconti perché è così importante scegliere la giusta macchina per il tuo impianto, soprattutto se stai acquistando un ventilatore industriale usato.
Guarda questo breve video, nel quale Claudio Delaini (www.certificazionece.it) mi racconta la storia di un suo cliente alle prese con un aspiratore per polveri completo di filtro a maniche usato.
Come avrai capito da questa storia, non tutti i ventilatori vanno bene per l’utilizzo che devi farne nel tuo impianto.
Inoltre se fai come il cliente di Claudio e acquisti la ventola da una parte ed il resto dell’impianto da un altro fornitore, prendendoti la “briga” di mettere insieme i due componenti, il rischio di commettere dei gravi errori è ancora più grande.
Quindi ecco i 3 aspetti più importanti che devi ASSOLUTAMENTE verificare prima di acquistare un ventilatore industriale usato:
1. Portata e pressione:
La più banale ed ovvia considerazione. Eppure che senso ha acquistare una ventola che poi NON eroga le prestazioni di cui hai bisogno? Nessuno.
Il problema però è: “Dove le torvo queste informazioni?“
Se sei fortunato, le trovi all’interno del manuale di uso e manutenzione. Dico “se sei fortunato” per due semplici motivi:
- Raramente le curve di funzionamento ed i valori di progetto del ventilatore sono riportati nel manuale.
- Quando acquisti un ventilatore industriale usato, chi te lo vende non sa nemmeno cosa sia il manuale
Quindi prima di procedere con l’acquisto, chiedi tutta la documentazione disponibile e verifica se nel plico di carta che ti viene inviato trovi la curva di funzionamento, o almeno una tabella con i dati di progetto della macchina.
Senza queste informazioni, gira i tacchi e saluta il venditore. Rischieresti solo di portarti a casa una ventola inutilizzabile.
2. Temperatura massima di funzionamento
Le giranti dei ventilatori sono progettate per funzionare entro certi limiti di temperatura.
Se superi il limite massimo che il costruttore ha considerato, puoi mettere in serio pericolo la vita tua e dei tuoi collaboratori.
“Addirittura? Cosa potrà mai succedere?”
Ti posso assicurare che per nessuna ragione al mondo ti piacerebbe essere investito da una pioggia di schegge metalliche affilate come rasoi.
Come già detto al punto precedente, prima di acquistare un ventilatore industriale usato, richiedi sempre tutta la documentazione disponibile.
Se – come è molto probabile che accada – non trovi nessuna indicazione sulla massima temperatura di funzionamento, puoi ipotizzare che la macchina sia stata progettata per lavorare al massimo a 60°C. (non è un numero a caso, questa è la temperatura di progetto di tutti i ventilatori standard a catalogo)
3. Per quale fluido puoi usare il ventilatore
Se la tua idea è di acquistare un ventilatore industriale usato per aspirare aria pulita – senza polveri o gas acidi – allora più o meno tutte le tipologie di ventola possono andare bene.
Certo, magari quello che hai trovato dal rivenditore NON è il migliore dal punto di vista dei consumi elettrici, ma d’altronde stai acquistando una macchina di seconda mano, un po’ devi accontentarti di quello che trovi.
Diverso è invece il discorso se nel tuo caso specifico devi aspirare polveri – magari metalliche o comunque abrasive – oppure dei fumi contenenti qualche “schifezza” che può essere corrosiva.
In questo caso allora è fondamentale acquistare un ventilatore costruito con i giusti materiali.
Nel caso di polveri dure ed abrasive – ad esempio – la girante dovrà essere costruita con acciai speciali, chiamati anti-usura. (sono in sostanza materiali molto duri, che resistono molto bene all’abrasione causata dalle polveri che – a tutta velocità – ci sfregano contro)

Anche la tipologia stessa della girante deve essere idonea al tipo di fluido che ci passa.
Sempre considerando il caso delle polveri, la ventola più idonea è quella chiamata “a pale radiali”. Avendo delle palette dritte, che corrono lungo il raggio, evita che la polvere si accumuli negli angoli morti, causando forti vibrazioni sui cuscinetti.
Anche in questo terzo ed ultimo caso, il consiglio che ti do è sempre lo stesso.
Richiedi tutta la documentazione disponibile prima di procedere con l’acquisto, e verifica che sia completa di tutte le informazioni che hai visto fino ad ora.
Questi che hai appena visto sono i 3 punti principali della scelta di un ventilatore, nuovo o usato che sia.
Ci sono ovviamente altre considerazioni da fare quando si deve acquistare un ventilatore industriale. (ne parlo ad esempio anche in questo articolo)
Per tua fortuna però ho scritto una guida esaustiva che ti spiega, passo dopo passo, come scegliere un ventilatore per il tuo impianto.
Nella mia “Guida rapida alla scelta definitiva del tuo ventilatore industriale” troverai descritto il metodo che io stesso utilizzo quando – per poter emettere una proposta tecnico-commerciale ai miei clienti – seleziono sulla base dei dati di funzionamento, e delle esigenze specifiche dell’impianto, la migliore macchina per conto del mio cliente.
Per avere – senza alcuno sforzo, direttamente nella tua casella e-mail – una copia GRATUITA della “Guida rapida alla scelta definitiva del tuo ventilatore industriale” ti basta semplicemente cliccare sul pulsante che trovi qua sotto e compilare con i tuoi dati il modulo che ti apparirà.
Chiarito come evitare di sprecare i tuoi soldi acquistando una ventola di seconda mano, del tutto inutilizzabile per l’impiego particolare di cui hai bisogno, possiamo passare alla seconda delle 3 regole che voglio condividere con te in questo articolo.
Scopri come NON fare la fine del mio cliente Gianfranco che – dopo aver acquistato un ventilatore industriale usato – si è trovato costretto a spendere più del doppio per revisionare da zero la macchina
Gianfranco è il direttore di stabilimento di una fonderia di alluminio, che da più di 15 anni è mia cliente.
Da sempre si sono rivolti a noi per i ventilatori che aspirano i fumi caldi e per quelli dei forni di trattamento termico. So benissimo che per le “ventole fredde”, come le chiama Gianfranco, vanno da altri fornitori.
La cosa non mi da certo fastidio, anzi in molti casi sono stato io a suggerire da quali dei miei concorrenti andare.
In fondo se NON si tratta di macchine critiche e particolarmente spinte, quello che i fornitori a catalogo possono dare va più che bene e gli permette di risparmiare qualcosina.
Tre mesi fa però ricevo una chiamata da Gianfranco il quale mi dice che ha appena comprato dei ventilatori e vorrebbe mandarmeli per eseguire una revisione completa.
Resto un po’ stupito per questa richiesta. Non è la prima volta che svolgo questo tipo di attività per lui, ma non riesco a capire come mai mi chiede di farla su dei ventilatori nuovi.
“Si Perfettibile, nuovi nel senso che li abbiamo appena comprati, ma in realtà sono usati. Abbiamo avuto una fortuna pazzesca. Ci servivano due nuovi ventilatori per il filtro a ciclone e abbiamo trovato all’asta proprio due macchine con la giusta portata e pressione.”
E poi continua entusiasta:
“Le abbiamo pagate una sciocchezza, solo 4.500,00 € l’una.”

Faccio un altro paio di domande per capire di che ventilatori e di che dimensioni stiamo parlando, ed alla fine Gianfranco – soddisfatto – mi comunica che in pochi giorni spedisce le macchine da me, raccomandandosi di fare subito tutti i lavori perché gli servono in fretta.
Appena ricevo i due ventilatori, li faccio subito smontare ed analizzare per capire quali attività e riparazioni sono necessarie.
Le giranti – oltre ad essere da ripulire e bilanciare – sono in molti punti talmente erose da non poter più essere utilizzate.
I cuscinetti su entrambe le macchine vanno sostituiti. Le pulegge sono completamente arrugginite.
Uno dei due ventilatori ha persino dei buchi nella chiocciola.
Metto insieme tutti i costi dei componenti da sostituire, le ore di manodopera necessarie e la cifra che viene fuori è decisamente alta.
So che a Gianfranco verrà un mezzo infarto se gli mando la fattura a lavoro fatto senza avvisarlo prima.
Così decido di chiamarlo prima di iniziare i lavori. Gli comunico la cifra:
“Cosa? 12.800,00 € l’una? Ma com’è possibile, è più del doppio di quanto le ho pagate.”
Ti risparmio le due ore successive di tentativi – legali ed illegali – di strapparmi uno sconto del 50%.
Veniamo invece a quello che puoi portarti a casa da questa storia.
Cosa avrebbe salvato il mio cliente Gianfranco da un simile salasso e perché anche tu devi imparare questa lezione prima di acquistare un ventilatore industriale usato?
Se ti dicessi che a comprare un ventilatore nuovo avrebbe speso di meno sarei banale, vero?
Ecco perché NON farò questa affermazione. (che comunque resta vera)
In realtà è possibile evitare la fregatura capitata al mio cliente, anche comprando una ventola di seconda mano.
Se ci pensi NON ti sto dicendo nulla di strano.
Pensa ad esempio al caso dell’acquisto di un’automobile di seconda mano.
Se hai bisogno di cambiare la tua auto, e ne vuoi una in grado di funzionare SENZA problemi per i prossimi 2-3 anni, ti fideresti ad acquistarla da un privato qualsiasi?
Immagino di no. Perché sai benissimo che NON avresti nessuna garanzia che l’auto sia stata revisionata, che abbia superato tagliandi e revisioni, etc.
Molto probabilmente andresti da una concessionaria che vende sia nuovo ed usato, così da essere sicuro che un esperto abbia controllato che tutto funzioni.
Solo in questo modo puoi ricevere una garanzia.
Ora, se compri un ventilatore industriale usato andando all’asta, pensi che qualcuno prima di metterlo in vendita l’abbia controllato e revisionato?
E non pensare che la situazione cambi rivolgendoti ad una di quelle società che fa compra-vendita di macchinari usati. Come potrebbero – visto che NON è certamente il loro lavoro – essere in grado di valutare se il ventilatore va bene o meno?
Quale garanzia pensi che potrebbero darti? Nessuna.
Quindi ricordati – se ancora sei deciso a comprare un ventilatore industriale usato – di esigere sempre una garanzia che ti copra per almeno 12 mesi.
Se ti rispondono “Mi spiace, ma non possiamo dare nessuna garanzia.”, allora lascia perdere prima che ti ritrovi anche tu – come Gianfranco – a pagare uno sproposito, solo per rimettere in condizioni di funzionare la macchina che hai appena acquistato.
Ecco che siamo arrivati così alla terza ed ultima regola che – se la rispetterai – ti salverà dall’essere ricordato in azienda come quello che si è fatto fregare alla grande.
Perché potresti beccarti una multa salata da parte dell’ASL – a causa della marcatura CE – quando acquisti un ventilatore industriale usato?
Se stai pensando:
“Hey, ma a me basta che sul ventilatore ci sia una targa dati con il marchio CE e posso stare tranquillo!”
Allora è meglio che continui a leggere.
È inutile che ti dica che – prima di acquistare un qualsiasi macchinario usato – DEVI essere certo che ti venga fornita la dichiarazione di conformità CE e ovviamente che vi sia un chiara marcatura sulla macchina, con un chiaro riferimento al nome del costruttore.
Immagino che sai già che, in caso contrario, per l’ASL a tutti gli effetti sei tu a dover eseguire l’analisi dei rischi e quindi il responsabile per la dichiarazione di conformità CE.
Torniamo ora alla tua obiezione.
Da un certo punto di vista hai ragione. Se acquisti un macchinario qualsiasi – quindi anche una ventola – sulla quale c’è una targa con un marchio CE ed un nome di un costruttore, sei già a buon punto.
Ma NON sei del tutto salvo da una possibile sanzione. (e soprattutto non sei certo di aver eliminato ogni rischio per la salute tua e dei tuoi collaboratori)
Acquistando un usato, da qualcuno che di sicuro di CE non se ne intende, il tuo problema più grande è che non sai NULLA della “storia” di quel ventilatore.
La marcatura CE è infatti stata applicata dal costruttore quando ha venduto il ventilatore a suo tempo.

Però tu non puoi sapere – e nemmeno il costruttore se è per questo – cosa è successo a quella macchina nel corso degli anni.
Molto probabilmente sono state effettuate delle manutenzioni. Nessuno però può sapere – nel caso di un usato – se chi le ha eseguite ha sempre installato componenti originali e conformi a quanto scritto nel manuale.
Non puoi nemmeno sapere se – col passare degli anni – qualche protezione è andata persa.
Addirittura non puoi avere la più pallida idea di quali normative sono cambiate negli anni, e quali impatti queste hanno sulla macchina che hai appena acquistato di seconda mano.
Capisci quindi che il solo fatto che sia presente una marcatura CE non ti evita in nessun modo delle rogne.
“Allora come faccio ad essere tranquillo quando acquisto un ventilatore industriale usato?”
Premesso che NON sono un esperto di sicurezza sul lavoro e della direttiva macchine, ecco due semplici consigli che posso darti sulla base della mia esperienza come costruttore e dopo aver “scroccato” qualche consulenza al mio amico Claudio. (quello del video che ho messo qualche paragrafo più in alto)
- Controlla prima la carta: come prima cosa, chiedi al rivenditore di inviarti tutta la documentazione che ha disponibile per il ventilatore. Controlla – magari chiedendo una mano al tuo RSPP o chi si occupa della sicurezza sul lavoro in azienda – che siano presenti la dichiarazione di conformità CE, una foto delle targhe con la marcatura CE ed il manuale di uso e manutenzione. Tieni presente che tutti i documenti che mancano dovrai produrli tu.
- Controlla la macchina: solo dopo aver ricevuto tutta la carta ed aver verificato che sia tutto ok, chiedi al fornitore di poter vedere dal vivo il ventilatore. Controlla che siano presenti i carter di protezione, che quanto scritto sulla targa dati corrisponda effettivamente a quanto indicato nel manuale e nella dichiarazione CE. Ovviamente valuta anche lo stato generale della macchina, se è arrugginita, se presenta delle ammaccature, etc
Resta inteso che in ogni caso – una volta acquistato il ventilatore – è opportuno che insieme al tuo responsabile della sicurezza fai un’analisi dei rischi residui dovuti all’installazione di quella macchina all’interno del tuo impianto.
ATTENZIONE: se per caso il tuo impianto rientra all’interno della direttiva ATEX, ti consiglio caldamente di evitare l’acquisto di un ventilatore industriale usato. In questo caso si parla infatti di rischio di esplosione, le cui conseguenze possono essere molto gravi, causando anche la morte di diverse persone.
Nessun risparmio – per quanto grande possa essere – può giustificare un simile rischio, sei d’accordo?
Ecco quindi le 3 regole che devi seguire per evitare fregature quando acquisti un ventilatore industriale usato.
Come ti avevo promesso si tratta di 3 criteri molto semplici – sia da comprendere che soprattutto da mettere in pratica – grazie ai quali puoi effettuare un acquisto più sensato e sicuro, SENZA rischiare di spendere successivamente più di quanto hai risparmiato optando per una macchina usata al posto di una nuova.

“Signore delle Ventole, ho letto tutto ed è tutto molto chiaro. Purtroppo però ho già acquistato un ventilatore usato SENZA seguire i tuoi consigli, adesso come faccio?”
Ok, non ti allarmare.
Sei ancora in tempo per limitare i danni.
Ecco i passi che devi seguire – se hai già acquistato un ventilatore industriale usato – per evitare di passare dei grossi guai nel momento stesso in cui lo metti in funzione nel tuo impianto
Per prima cosa cerca comunque di capire almeno dalle carte che hai in mano – e spero che quantomeno una dichiarazione di conformità CE ti sia stata consegnata – se sei in regola con gli aspetti di legge e con i requisiti di sicurezza.
Poi dovresti verificare che il ventilatore sia idoneo a funzionare nel tuo impianto, controllando sui dati di targa o sul manuale, che mettendolo in funzione NON vai oltre i limiti considerati dal costruttore. Segui pure i 3 punti che ti ho indicato all’inizio di quest’articolo.
Se la ventola che hai acquistato passa questi primi due “setacci”, allora puoi passare alla fase finale di controllo, cioè verificare che sia in buone condizioni e possa funzionare senza pericoli almeno per i prossimi 12 mesi.
Devi controllare in particolare che sia la girante che il motore elettrico ruotino anche a mano, senza emettere strani rumori. Controlla poi che tutti i componenti siano integri, senza ammaccature o deformazioni.
Se è presente una trasmissione a cinghie, il mio consiglio è di cambiare l’intero set di cinghie e pulegge.
È infatti molto probabile che – trattandosi di un ventilatore industriale usato – sia stato fermo per molto tempo. E solitamente i componenti di questo tipo di trasmissione soffrono molto l’aggressività dell’umidità e degli sbalzi di temperatura.
Dai un’abbondante pompata di grasso nuovo nei cuscinetti, sicuramente ne avranno bisogno.
A questo punto prova a mettere in funzione la macchina e verifica che i cuscinetti del ventilatore e quelli del motore non si scaldino troppo e che le vibrazioni siano al di sotto dei limiti di allarme imposti dalla normativa ISO 10816.
Se hai del tuo personale esperto e specializzato puoi fare tutto “in casa”.
Altrimenti ti consiglio di rivolgerti ad un fornitore esterno specializzato in questo tipo di attività. Attenzione però, nel tuo caso NON è sufficiente una società che viene li da te e ti fa una semplice analisi delle vibrazioni.
Ti serve qualcuno che sia esperto di ventilatori e sia in grado oltre di diagnosticare eventuali guasti, anche di fornirti le soluzioni ed i ricambi di cui potresti aver bisogno.
Visto che sei su questo Blog e stai leggendo questo articolo, potresti ad esempio risparmiarti inutili ricerche su internet e chiedere direttamente una mia consulenza.
Devi sapere infatti che oltre a progettare e produrre ventilatori industriali per società come la tua, grazie ai miei tecnici – che da più di 30 anni montano e revisionano questo tipo di macchine – posso risolverti qualsiasi problema legato alle ventole, siano esse nuove od usate.
Per contattarmi e richiedere il mio aiuto, ti basta semplicemente lasciare i tuoi dati di contatto all’interno del modulo che trovi cliccando sul pulsante qua sotto.
Entro 24 ore riceverai poi una chiamata per definire un sopralluogo – senza impegno e totalmente GRATUITO – grazie al quale potrò farmi un’idea della situazione e concordare insieme a te il miglior modo di aiutarti.
“Mai più guasti improvvisi!”
Il Signore delle Ventole