“Curva caratteristica ventilatore centrifugo”. La prima volta che ho sentito queste parole, avevo poco più di 16 anni.
Era una bollente giornata di luglio.
Mi trovavo seduto nell’ufficio di quello che – una decina di anni dopo – sarebbe diventato il mio “Mentore”.(oltre che nonno adottivo, vista l’età)
Già. Perché mentre i miei amici passavano le vacanze estive a scorrazzare in motorino – liberi finalmente dalla noia della scuola – a me toccava invece mettere i panni dell’apprendista ed andare a lavorare, o meglio, ad imparare a lavorare.
In fondo se sei il figlio di un imprenditore, NON ci sono alternative.
Ovviamente, sbarbato come ero all’epoca, al solo sentire le parole “curva caratteristica ventilatore centrifugo” il mio cervello ha iniziato ad andare in ebollizione.
Come “figlio d’arte” avevo una mezza idea di cosa fosse un ventilatore centrifugo. Riuscivo anche ad immaginare cosa si intendesse per curva.
Ma la parola caratteristica, unita alle altre, mi sembrava che rendesse tutto così complicato, impossibile da capire.
Oggi, ovviamente, appena mi cade l’occhio su uno di questi grafici, in pochi secondi riesco già a capire se il ventilatore scelto va bene o meno.
Ma NON è stato così semplice arrivare a comprendere questo strumento, fondamentale per chi deve scegliere un ventilatore.
Purtroppo se non sei un addetto ai lavori, è difficile che tu abbia una gran confidenza con questi grafici pieni di linee.
Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo.
Quindi partiamo subito e andiamo a mettere a nudo la curva caratteristica di un ventilatore centrifugo.
Indice
ToggleNiente esempi di curve dei ventilatori. Ho registrato un video che ti sarà sicuramente più utile
Potrei mostrarti un centinaio di curve caratteristiche dei ventilatori, ma NON credo che questo ti servirebbe a comprenderle a pieno.
Guarda quindi questo breve video che ho registrato proprio per illustrarti – linea dopo linea – come nasce uno di questi grafici.
Adesso che, grazie al video, hai scoperto come viene costruita una curva caratteristica, seguimi mentre ti svelo alcuni aspetti importanti – e che nessun costruttore ti vuole dire – grazie ai quali potrai evitare di essere fregato quando acquisti un ventilatore.
Perché devi saper leggere la curva caratteristica se NON vuoi inciampare in clamorosi errori nella scelta del ventilatore centrifugo?
Magari starai pensando:
“Ma cosa me ne frega a me di come vengono costruite queste curve? Io voglio solo sapere come diavolo si fa ad utilizzarle per ordinare il ventilatore che mi serve!”
Ok, per certi versi hai ragione.
Infatti NON ti voglio annoiare con una lunga manfrina su come nascono queste curve.
Ci sono però alcuni concetti fondamentali, alcuni “segreti” che ti conviene conoscere se vuoi evitare di essere raggirato da qualche fornitore furbastro o – peggio ancora – se NON vuoi sbagliare la scelta del ventilatore e ritrovarti con una macchina inutilizzabile nel tuo impianto.
La prevalenza di un ventilatore: perché ogni tanto è indicata con due curve sul grafico?
Come hai visto nel video precedente, ho tracciato due linee relative alla pressione.
Una che ho chiamato pressione totale. Ed una seconda, molto simile, detta pressione statica.
Se sei stato attento avrai anche sentito questa frase:
“Ma se le pressioni di un ventilatore sono due, come mai in alcuni grafici trovo solo una curva della prevalenza?”
Non ti preoccupare. NON hai visto male.
Molti costruttori di ventilatori industriali riportano sui loro grafici solo una della due pressioni.
Solitamente viene indicata la pressione totale. In alcuni casi quella statica.
Quando anni fa ho sono entrato in azienda, la scelta del ventilatore centrifugo si faceva ancora utilizzando curve caratteristiche di carta vecchia e consumata negli anni.
Come puoi vedere dalla foto, nei due grafici viene tracciata una sola linea di pressione – quella totale in questo caso – ai diversi valori di velocità del ventilatore. (questo tipo di curve caratteristiche dei ventilatori sono chiamate “curve multigiro”)
ATTENZIONE: Devi assolutamente sapere se quella segnata sul grafico è una pressione totale o statica. Come infatti avrai sentito nel video sopra, l’unica cosa che ti interessa a te – per far muovere l’aria o i gas nel tuo impianto – è la pressione statica.
La pressione dinamica, non solo è inutile ai tuoi fini, ma anzi più è alta e maggiori saranno le perdite di energia – e quindi i consumi di elettricità – che avrai acquistando quel ventilatore.
Se quindi, nelle curve caratteristiche del ventilatore centrifugo trovi solo una linea relativa alla pressione totale, devi essere in grado di depurarla da quella dinamica per ottenere l’unica e vera forza in grado di vincere le resistenze nel tuo impianto: la pressione statica.
Alcuni grafici riportano nell’asse della portata, anche il valore di pressione dinamica.
Molti costruttori invece questa informazione non te la danno.
Si aspettano che tu sia capace – conoscendo le dimensioni della bocca di mandata del ventilatore – di calcolare la velocità dell’aria (o del gas) e quindi da questa il valore della pressione dinamica.
Come dici?
Non hai idea di come fare a calcolare questa pressione dinamica?
Bene, allora sei nel posto giusto.
Ecco come devi fare, usando solo due formule (abbastanza semplici)
Per prima cosa devi calcolare la velocità con cui l’aria esce dal ventilatore.
Per farlo ti basta prendere la portata che vuoi far muovere nel tuo impianto e dividerla per l’area della bocca in uscita del ventilatore (almeno questo dato il catalogo dovrebbe dartelo, altrimenti è proprio carta straccia)
Per calcolare poi la pressione dinamica, devi usare una di queste due formule. La prima ti restituisce una pressione misurata in millimetri di colonna d’acqua [mm c.a.], mentre la seconda ti da un valore espresso in Pascal [Pa]:
Dove “g” è l’accelerazione di gravità g=9,81 m/s² e ρ è la densità, che nel caso di una curva caratteristica del ventilatore centrifugo è solitamente pari a 1,22 kg/m³.
All’interno della “Guida rapida alla scelta definitiva del tuo ventilatore industriale” ho riportato – oltre a quelle che hai appena visto – tutte le altre formule matematiche che potrebbero servirti nella scelta di un ventilatore centrifugo. (con diversi esempi per aiutarti a capire come usarle)
Se già le conosci tutte, buon per te.
Ma nel caso in cui hai qualche dubbio, o semplicemente sei curioso di sapere come calcolare e trasformare le diverse grandezze che trovi su una curva di un ventilatore, puoi scaricare la tua copia GRATUITA della guida semplicemente compilando i dati nel modulo qua sotto.
All’interno della guida inoltre potrai scoprire nel dettaglio un ENORME pericolo che corri quando scegli un ventilatore da un catalogo.
L’ho già accennato nel video sopra, ma cerco di spiegarlo brevemente anche in questo articolo.
Curva caratteristica ventilatore centrifugo e zona di pompaggio. Scopri come evitare di far esplodere la ventola che hai appena comprato. (evitando così un fastidioso processo penale)
A proposito del pompaggio dei ventilatori, circolano talmente tante baggianate, che oramai questo fenomeno è diventato quasi come una creatura mitologica.
Talmente se ne è parlato in modo poco professionale – spesso pur di vendere un ventilatore già pronto sullo scaffale – che oramai in pochi credono che esiste veramente, e comunque quello che si sente in giro nella migliore delle ipotesi è sbagliato.
Quindi cos’è questo benedetto pompaggio?
I miei colleghi ingegneri e costruttori di ventilatori amano riempirsi la bocca con questa definizione:
“Il pompaggio è una condizione di funzionamento instabile, nella quale non è possibile per il ventilatore trovare un equilibro stabile.”
Per carità, è una definizione corretta.
Ma dimmi la verità: hai capito qualcosa?
Io preferisco dare questa versione.
Quando un ventilatore si trova in pompaggio, oltre a scuotersi come in preda a convulsioni, emette anche un rumore che sale e scende di intensità.
Quando un ventilatore si trova in pompaggio, oltre a scuotersi come in preda a convulsioni, emette anche un rumore che sale e scende di intensità.
Lo puoi sentire in questo video che ho registrato da un mio cliente.
Come vedi, l’andamento oscillante della pressione è in questo caso visibile grazie al movimento del tessuto filtrante, che viene risucchiato e poi risollevato.
Se ti capita di sentire una delle tue ventole emettere questo tipico rumore altalenante, e lo vedi tremare, scappa immediatamente, fai spegnere la macchina e chiama qualcuno che se ne intende per dirti cosa puoi fare.
NON sto scherzando, il rischio che ci scappi qualche morto è altissimo.
Se invece il ventilatore non è già installato nel tuo impianto, ma stai pensando di acquistarlo utilizzando la curva caratteristica che trovi in un catalogo, allora quello che ti sto per dire ti eviterà di portarti in casa un kamikaze pronto a farsi esplodere senza alcun preavviso.
Quelle che trovi qua sotto sono le curve caratteristiche di un mio ventilatore, generate dal software che ho creato.
Le due line, quella nera e quella blu, sono le curve di pressione, rispettivamente totale e statica. Quella in basso, di color fucsia, invece è la pressione dinamica.
Ho evidenziato in rosso il punto di massimo delle curve di pressione, mentre in verde trovi indicato il punto di funzionamento, cioè la coppia di valori di portata e pressione che la ventola deve dare nel tuo impianto.
Se ci fai caso, nel grafico sopra c’è una curva tratteggiata che parte da zero e passa poi per il punto di massimo.
Ecco, tutta la zona del grafico che sta alla sinistra di questa curva tratteggiata, corrisponde a quella che viene chiamata zona di pompaggio.
Ricordati. Devi evitarla come la peste. È un campo minato dal quale NON ne puoi uscire vivo.
Me lo prometti?
Bene. Ora che ti ho salvato la vita, posso anche stare più tranquillo.
Se poi vuoi approfondire ulteriormente questo pericoloso fenomeno del pompaggio, ti ricordo che c’è la tua copia della “Guida rapida alla scelta definitiva del tuo ventilatore industriale” che altro non aspetta che essere letta.
Ora prima di salutarti, voglio farti un regalo prezioso.
Anzi si tratta di 3 regali.
Pronto?
Dimensionamento ventilatore centrifugo: le 3 regole fondamentali per EVITARE che la ventola che stai acquistando vada in mille pezzi dopo poche settimane di funzionamento.
Spero di essere riuscito a trasmetterti in questo breve articolo, quanto sia importante leggere correttamente una curva caratteristica di un ventilatore centrifugo, se vuoi evitare di buttare soldi – e mettere in pericolo la vita tua e dei tuoi colleghi – con un acquisto errato.
Sapersi muovere su questi grafici è però solo una piccola parte – la più elementare – di quello che devi conoscere per poter scegliere un ventilatore per il tuo impianto.
Ho già parlato in questo articolo, in maniera dettagliata, delle conseguenze tragiche – capitate purtroppo ad un mio cliente – alle quali puoi andare incontro acquistando un ventilatore da un catalogo, senza scaricare la responsabilità sul fornitore. (come è giusto che sia)
Quello che voglio condividere con te ora è una breve – ma essenziale – lista di controllo di tutto quello che devi sapere e tenere sotto controllo, quando ti metti con un catalogo in mano a scegliere un ventilatore da installare nel tuo impianto:
1. Paese che vai, ventilatore che trovi
Questa storpiatura di un detto popolare vuole ricordarti una cosa fondamentale nella scelta di un ventilatore.
Dove intendi installarlo?
Le condizioni di temperatura ambientale, di altitudine, la presenza o meno di umidità, o peggio ancora di umidità mista a gas corrosivi, sono tutti parametri FONDAMENTALI quando devi acquistare un ventilatore.
Ad esempio quelli che trovi riportati nei cataloghi, sono prodotti standard di serie. Pertanto sono progettati e costruiti per condizioni ambientali “normali”.
Cosa vuol dire normali?
Vuol dire che la temperatura ambiente deve essere compresa tra 0 °C e + 40 °C e non deve essere presente salsedine o un’atmosfera corrosiva.
Il tuo caso è diverso?
Devi installare il ventilatore all’esterno e durante l’inverno raggiungi temperature di -10 °C?
Mi spiace per te, ma quel catalogo che volevi usare per scegliere il ventilatore, puoi usarlo solamente per accendere il caminetto nelle lunghe notti di dicembre.
2. Cosa devi far circolare nel tuo impianto?
A seconda del tipo di gas che devi far passare nella ventola, ci sono diversi aspetti che devi tenere in considerazione.
Trascurare questo dato, ti può portare a vivere lo stesso dramma che trovi descritto nella mail che ho ricevuto qualche settimana fa. (te ne metto una immagine depurata dei dati sensibili per la privacy)
Per fortuna questa azienda – dopo diversi tentativi con macchine standard a catalogo come puoi vedere nella e-mail che ti ho riportato di seguito – si è finalmente decisa di rivolgersi ad un costruttore in grado di progettare un ventilatore fatto su misura per il loro impianto.
Guardando il ventilatore che hanno acquistato e confrontandolo con i dati di processo di cui hanno bisogno, mi sono immediatamente reso conto che il tipo di girante scelto NON è idoneo al trasporto di gas contenenti al tempo stesso umidità e polveri.
Perché?
Come puoi immaginare, se prendi della polvere e la bagni, questa tende ad appiccarsi ad ogni cosa che incontra. (si lo so, non capita con tutte le polveri. Ma nella maggior parte dei casi è così)
Ora, se non scegli la corretta forma di girante – che in questo caso dovrebbe essere del tipo a pale radiali – puoi andare incontro a continui problemi e rotture del ventilatore, proprio come denunciato da questo mio nuovo cliente.
All’interno della “Guida rapida alla scelta definitiva del tuo ventilatore industriale”, troverai una preziosa tabella dove ti indico la migliore girante da utilizzare per ogni tipologia di fluido che normalmente viene movimentato negli impianti.
Ti ricordo che la guida è completamente gratuita e puoi scaricarla semplicemente indicandomi il tuo nome e a quale indirizzo e-mail vuoi riceverla.
3. Vuoi sapere come evitare di finire in carcere a causa di un ventilatore?
Sto esagerando?
Beh, un po’ – dopo tutto quello che hai letto – avevo bisogno di scuotere un po’ la tua attenzione.
Ma non credere che sia impossibile avere delle grane penali quando acquisti un ventilatore.
Se ad esempio nel tuo impianto ci sono delle aree che ricadono sotto la direttiva ATEX per le atmosfere esplosive, allora si che tu – o il tuo datore di lavoro – rischi di essere trascinato in tribunale se scegli il ventilatore sbagliato.
Lo stesso discoro vale nel caso della direttiva PED, ad esempio.
Ora tu non sei un esperto di ventilatori, giusto?
Quindi non ti avventurare in un terreno insidioso e a te sconosciuto come quello delle marcature e certificazioni ATEX o PED delle ventole.
Lascia che sia il fornitore a prendersi queste responsabilità, e parati il lato dove non batte il sole.
Ricordati il motto della nostra legislatura: “La legge non ammette ignoranza”
Quelli che ti ho appena mostrato sono tre punti molto importanti nella scelta di un ventilatore centrifugo.
Fanne buon uso, perché un po’ ne sono geloso.
Sono infatti le prime 3 delle 5 regole che ho inserito nella “Guida rapida alla scelta definitiva del tuo ventilatore industriale”, un vero e proprio manuale sulla selezione di queste macchine così spesso sottovalutate, anche se essenziali al corretto funzionamento del 94% degli impianti nelle fabbriche.
All’interno della guida ho trascritto quello che è il mio metodo personale – lo stesso che uso ogni giorno – per scovare il ventilatore migliore per l’uso che i miei clienti intendono farne.
Ho scritto questa guida per aiutare persone come te – che magari per la prima volta devono avere a che fare con l’acquisto di un ventilatore – e diffondere un semplice metodo per:
- Individuare in poco tempo – e SENZA inutili tentativi alla cieca – la migliore ventola da installare nel tuo impianto, anche se non sei un esperto.
- Scegliere la corretta dimensione e forma della girante per ridurre al minimo i consumi di energia elettrica, mantenendo comunque alta l’affidabilità – e di conseguenza riducendo a zero i guasti – durante il funzionamento del ventilatore.
- Scaricare completamente ogni responsabilità al fornitore, evitando così di finire nella subdola trappola dei cataloghi di ventilatori standard.
- Evitare di acquistare un ventilatore che – a causa del particolare tipo di gas che devi muovere – esplode in mille pezzi dopo poche settimane di funzionamento, con il rischio di finire invischiato in una causa penale se ci scappa un morto o un ferito. (e questa informazione ti posso garantire che NON la trovi in nessun catalogo)
Per avere tutto questo ed altri preziosi trucchi del mestiere, scoperti progettando più di 3453 ventilatori (ho fatto un conteggio esatto proprio ieri), devi compiere un degli sforzi più piccoli al mondo.
Inserisci qua sotto il tuo nome e l’indirizzo e-mail al quale vuoi ricevere la guida, GRATUITAMENTE e senza alcuna fatica da parte tua.
Ti faccio i complimenti se sei stato così tenace da arrivare fino a questo punto.
Ora ti devo salutare veramente.
Mi è appena arrivato un libro degli inizi del ‘900 che parla di ventilatori industriali.
Muoio dalla voglia di divorarlo.
A presto.
“Mai più guasti improvvisi!”
Il Signore delle Ventole