Ventilatori di processo

Ventilatori industriali di processo. Come ridurre i costi di manutenzione

Perché una presentazione sulla manutenzione dei ventilatori industriali?

Questo tipo di ventilatori sono macchine legate a un impianto, a una linea di produzione, pertanto un fermo causa il blocco dell’intera linea e chi utilizza queste macchine spesso non è la stessa figura che le acquista, perché di mezzo c’è chi fornisce l’impianto fa anche fatica magari a volte a controllare il processo di acquisto.

Come ridurre i costi di manutenzione

Una delle strade più semplici è quella di non fare la manutenzione soprattutto perché i ventilatori spesso sono considerati come macchine di serie B e pertanto non sono oggetto di tanto interesse, sicuramente nel breve periodo si risparmia tempo e ricambi, quindi c’è un beneficio in termini economici ma prima o poi ci si condanna a subire una rottura molto grave, per esempio della girante, mettendo anche in serio pericolo il personale che ci lavora. Una situazione di questo tipo richiede poi tempi per ripristinare la macchina molto lunghi e un fermo di produzione di circa un paio di mesi.

L’alternativa sarebbe quella di lavorare su tre aspetti principali sul ventilatore:

  • aumentarne il più possibile l’affidabilità,
  • ridurre i tempi necessari a eseguire le attività di manutenzione,
  • ridurre al minimo i ricambi necessari ovvero “includere la manutenzione nella progettazione della macchina”.

Come aumentare l’affidabilità

Per aumentare l’affidabilità è necessario ragionare nell’ottica di quello che dovrà fare il ventilatore, quindi scegliere la miglior girante a seconda del tipo di servizio che dovrà essere svolto dal ventilatore e anche come è costruito, cioè in che maniera viene collegata la girante al motore, a quella che è poi la trasmissione di potenza.

Ridurre i tempi di manutenzione

Questa è una cosa abbastanza semplice da fare, non costa molto in fase di progettazione, è un po’ più complicato da mettere in pratica una volta che il ventilatore è già installato. Nel ventilatore che avrà una girante di circa un metro o due di diametro, quindi anche bella pesante, la chiocciola, che è l’involucro esterno, è totalmente intera. Se c’è bisogno di fare qualsiasi sostituzione di cuscinetti, bisogna smontare la tubazione che c’è in aspirazione, aprire dal davanti la chiocciola, tirare giù la girante, poi finalmente spostare indietro i motore e si riesce a sfilare l’albero e i cuscinetti, e fare quello che si deve fare.

Poi va rifatto tutto al contrario.

Una soluzione alternativa sulle macchine di certe grandezze, per noi di PBN è uno standard, ma a volte anche su macchine più piccole, se sappiamo che sono posizionate in zone difficili da lavorare, è quello di fare una chiocciola che è divisibile in parti, in spicchi; in questa maniera tutta la parte del ventilatore rimarrà li fissa, la tubazione non si deve toccare, togliendo semplicemente uno spicchio è possibile rimuovere completamente l’intero rotore: girante, albero e cuscinetti senza tra l’altro spostare nemmeno il motore.

I tempi necessari per fare questa attività sono molto più rapidi, perché ci sono meno oggetti da smontare e diventa anche meno complicato, soprattutto quando si è in zone dove non si riesce ad arrivare con dei mezzi di sollevamento, con una buona portata. Un altro consiglio è di avere una portina di ispezione che è sostanzialmente una piccola portellina imbullonata, che può essere aperta per poter fare delle attività di manutenzione ordinaria o semplicemente delle ispezioni all’interno del ventilatore.

Senza quella portina ogni volta dovreste smontare il ventilatore per anche solo fare un intervento di equilibratura e ovviamente comporta tempi molto lunghi poi per fare qualsiasi cosa. 

Altro aspetto è la parte legata ai cuscinetti. I cuscinetti sono i componenti forse un po’ più importanti del ventilatore, più soggetti ad attività di manutenzione ed è importante averli accessibili. Il carter ricopre completamente i cuscinetti e l’albero; non si vede niente se non questo pezzo di lamiera. All’interno di quel pezzo di lamiera ci sono i due supporti, i due cuscinetti e l’albero che sta ruotando mentre il ventilatore è in funzione.

Una delle attività di manutenzione ordinaria che consigliamo sempre di fare è quella di misurare temperature e vibrazioni sui cuscinetti per capire lo stato in cui sta lavorando il ventilatore. Un’altra attività è quella di ingrassare periodicamente e aggiungere del nuovo grasso ai cuscinetti mentre il ventilatore sta funzionando, in modo che il grasso nuovo entri e il cuscinetto stesso mentre sta ruotando butti fuori quello esausto.

Ora, se vi trovate con un ventilatore completamente incarterato, per lavorare in sicurezza bisognerebbe spegnere il ventilatore, aprire quei piccoli portellini che ci sono, che si vedono con delle viti su quel carterone grigio, posizionare i sensori e poi riaccendere il ventilatore, oppure ingrassare e poi riaccendere il ventilatore; perché far queste attività mentre il ventilatore sta funzionando, significa mettere le mani di un operatore molto vicino a un albero che sta ruotando a una velocità non indifferente; quindi una cosa che vi consiglio è di richiedere che i cuscinetti e gli ingrassatori siano accessibili senza smontare le protezioni e senza dover per forza di cose spegnere il ventilatore.

Minimizzare i ricambi. L’altro aspetto che sta diventando sempre più importante, visto che i budget per la manutenzione continuano a ridursi all’infinito, cercare di avere meno cose in azienda che non possono stare troppo a lungo fermi; come un motore di scorta.

La prima cosa è evitare (e questa è un’imposizione che bisognerebbe far risalire sulla filiera) l’utilizzo di cose fatte in casa o speciali, una soluzione molto economica sicuramente per chi lo costruisce, ma dall’altra parte vi obbliga a tenere in casa questi manufatti sperando che il costruttore poi ci sia sempre, altrimenti non potete andare a acquistare sul mercato dei ricambi e trovare dei componenti che sono ormai standardizzati, come potrebbero essere i supporti SKF o di qualsiasi altra marca, che sono generalmente reperibili in pochi giorni.

Lo stesso per gli alberi dei motori; molti costruttori utilizzano dei motori con degli alberi speciali, molto allungati, per evitare di inserire un ulteriore albero del ventilatore, oltre ad avere problemi e controindicazioni dal punto di vista meccanico, questo vi costringe o a tenere in casa dei motori speciali di ricambio, che non potete usare su altre macchine, ma potete usare solo su quella macchina, oppure in caso di rottura, se non avete in casa un ricambio, dovete aspettare quattro, sei, otto settimane finché il costruttore, il motorista vi fornisca quel motore con quell’albero speciale, quando invece con un bottone standard potete trovare ovunque, in poco tempo, quasi pronto da magazzino, un motore di ricambio e soprattutto che potete tenere di ricambio per più macchine.

In ambito diciamo chimico spesso si utilizzano dei rivestimenti per evitare, contrastare un’aggressione chimica oppure l’abrasione della girante. I rivestimenti sono sicuramente un’ottima soluzione, spesso sono anche l’unica, a volte però potrebbe essere utile valutare l’utilizzo di un materiale più nobile rispetto a un acciaio al carbonio o un acciaio inossidabile comune, come può essere il titanio, un ISO 904, rispetto a un rivestimento che col tempo deve essere ritoccato, rilavorato e comporta sempre un po’ di difficoltà, non è un’attività che si può fare tranquillamente in azienda.

Sempre per cercare di ridurre i ricambi, il magazzino ricambi, un monitoraggio continuo tramite sensori di rilevazione di temperatura fissi sui cuscinetti, o con delle ronde periodiche, è possibile tenere meno ricambi, perché posso valutare in che stato è il ventilatore, come sta funzionando e accorgermi per tempo se sta insorgendo un problema. In quella maniera posso ordinare i cuscinetti, la trasmissione o altri ricambi un po’ prima, non devo tenermeli per forza sempre in magazzino, ma aspetto che siano necessari e a quel punto acquistarli e organizzare un intervento di manutenzione a seconda anche delle esigenze di produzione.

Un piccolo consiglio poi infine su quelle situazioni in cui si hanno due ventilatori in cui uno è di scorta all’altro quindi di backup.

Generalmente di questi due ventilatori quando funziona uno l’altro sta fermo, e vi consiglio di fare in modo che sia alternata la cosa, altrimenti se uno sta sempre fermo poi non funzionerà più e chiedete a chi vi fornisce l’impianto di fare in modo che questi due ventilatori abbiano lo stesso orientamento, girino nello stesso senso di rotazione, così potete sostanzialmente tenere un’unica girante di ricambio per entrambi, mentre se hanno un senso di rotazione opposto, ovviamente la girante di uno non può essere montata su quella dell’altro.

Tre piccoli consigli salva tempo per concludere la presentazione

Quando state cercando di installare un nuovo impianto, i ventilatori vengono sempre un po’ trascurati perché sono l’ultimo dei problemi però poi dopo son quelli più complicati da gestire, una volta che sono installati in maniera non ideale, quindi è importante valutare lo spazio che si ha intorno a queste macchine, perché è necessario periodicamente fare delle attività di manutenzione, che possono essere una bilanciatura o anche un semplice controllo di vibrazioni e se il ventilatore è posizionato in zone difficilmente accessibili dove si sta scomodi, dove non c’è possibilità di muoversi o di far arrivare dei mezzi di sollevamento, diventa chiaramente molto complicato fare anche la più piccola attività di manutenzione.

Spesso mi trovo a dover vedere un ventilatore che viene portato a terra, smontato per fare semplicemente un’equilibratura, che non ha senso, quando magari basterebbe cercare di capire come mettere un operatore in condizioni di fare il suo lavoro intorno a un ventilatore.

Infine, come ho detto anche prima, è importante avere dei punti di manutenzione accessibili, i cuscinetti devono essere facilmente accessibili con la macchina in funzione, non deve essere necessario spegnerla per aprire il carter, una portina di ispezione per poter fare attività di equilibratura. Altrimenti i tempi diventano biblici per fare una cosa che basterebbe fare in un’oretta.

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Relazione consulenza per risparmio energetico ventilatori industriali

“Come scegliere il ventilatore perfetto”

Seguendo le 5 regole che ho riportato in questa guida per chi come te deve acquistare dei ventilatori da installare nei propri impianti, sarai sicuro di scegliere il ventilatore perfetto per garantire le prestazioni del tuo impianto.

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