Hai mai avuto problemi con un ventilatore industriale che non aspira correttamente? Se la risposta è sì, non sei l’unico. Oggi ti porterò a fare un viaggio in un’ acciaieria a Verona (la chiameremo “Acciai Splendenti” per motivi di privacy), che ha affrontato lo stesso problema.

La telefonata del problema: “il mio ventilatore industriale non aspira!”

Il responsabile di manutenzione di Acciai Splendenti mi contatta un giorno, riferendo che all’improvviso il motore non riesce più a far girare il ventilatore. Questo è un tipo di problema che mi è familiare e, spesso, lo stupore si mescola alla rassegnazione nel mio volto. Di solito, il problema non è legato al motore o al ventilatore, ma è qualcosa all’interno dell’impianto che la persona che mi chiama non sa, non può sapere o, a volte, fa finta di non sapere.

Quindi, mi avvio verso l’acciaieria per verificare di persona cosa stia accadendo.

Alla ricerca del problema

Arrivato all’acciaieria, inizio a controllare la macchina. Verifico il motore, la trasmissione, cerco ostruzioni sull’aspirazione del ventilatore o sulla mandata, ma sembra che tutto sia a posto. Comincio a fare alcune domande, cercando di capire la storia dell’impianto e i dati di portata.

Poi, casualmente, noto la tubazione che arriva all’aspirazione del ventilatore. Una vecchia tubazione installata dieci anni fa, arrugginita e polverosa, e accanto a essa, una decina di tubi nuovi, appena verniciati e installati.

Il cuore del problema

Chiedo al mio cliente: “Scusami, ma tutti quei tubi nuovi cosa sono?” Mi risponde che avevano bisogno di aspirare anche da altre parti all’interno della acciaieria e quindi hanno utilizzato il ventilatore esistente. Ecco il motivo per cui il motore non ce la faceva più. Stavano facendo passare il doppio della portata di aria che dovrebbe passare per quel ventilatore, mischiando aria con vapori, aria calda e fredda. Avevano completamente cambiato le caratteristiche dell’impianto in cui il ventilatore doveva funzionare.

Inoltre, il secondo problema era che nessuno sapeva più calcolare, determinare, definire le prestazioni richieste dall’impianto. Senza uno studio adeguato, le modifiche apportate nel corso del tempo avevano completamente stravolto l’utilizzo per cui il ventilatore era stato progettato.

Come abbiamo risolto il problema

L’unica soluzione è stata tornare con un tubo di Pitot, un manometro e tutta quella strumentazione che noi, specialisti dei ventilatori, utilizziamo per verificare le reali prestazioni, la portata, la pressione e la temperatura all’interno del ventilatore. Così, abbiamo potuto capire i dati necessari per sostituire il ventilatore con uno più performante e più grande, in grado dirisolvere il problema.

Se ti capita di aggiungere qualche tubo al tuo vecchio impianto, prima di farlo contatta l’impiantista o chi ha fornito il ventilatore e verifica che non comporti gravi danni.

Se invece sei già in una situazione di difficoltà e devi sostituire il ventilatore, ho scritto una guida che potrebbe esserti utile.

Scarica la mia guida per la scelta del ventilatore perfetto cliccando qui. Non dovrai più preoccuparti di guasti improvvisi!