Lubrificazione cuscinetti ventilatore e bonsai

Lubrificazione cuscinetti ventilatore. Come raddoppiare la vita delle tue ventole – e ridurre i costi di manutenzione – grazie agli insegnamenti di 3 Bonsai che hanno sacrificato la loro vita per te.

Cosa c’entra la “lubrificazione cuscinetti ventilatore” con dei Bonsai?

 

Prima di darmi del matto, vai avanti a leggere e vedrai che, mano a mano, ti sarà sempre più chiaro il collegamento tra le due cose.

 

Devi sapere che una delle mie più grandi passioni, è il giardinaggio.

 

Sia chiaro. Non sono un “pollice verde”. (anzi come scoprirai tra poche righe è vero il contrario)

 

Semplicemente mi rilassa passare del tempo libero – soprattutto in primavera – lavorando in giardino.

 

Negli ultimi anni però ho sviluppato una passione particolare. Crescere e curare dei piccoli bonsai.

 

A dire il vero, più che una passione è diventata un’ossessione, visti i continui fallimenti.

 

Se non sai di cosa sto parlando, un bonsai è un albero in miniatura.

 

Mantenuta in un vaso piccolissimo – con solo una manciata di terra – la pianta non riesce a svilupparsi come dovrebbe.

 

Sono in tutto e per tutto delle “miniature” di alberi veri.

 

Ma proprio per questo sono estremamente delicate.

 

Per tutta una serie di motivi, ogni volta che ne ho presa una, dopo pochi mesi mi sono ritrovato con un piccolo tronco secco e contorto, senza nemmeno una foglia.

 

Ecco perché ormai è diventata un’ossessione – quasi una sfida – coltivare una di queste piantine.

 

L’aspetto un po’ buffo è che – ripensando a questi Bonsai caduti – mi sono reso conto che gli errori che ho commesso nella loro cura, sono molto simili a quelli che molti miei clienti commettono con la lubrificazione dei cuscinetti. (adesso ti è più chiaro perché ti sto parlando di questa mia passione?)

 

Non perdiamo altro tempo e partiamo subito con la storia del primo eroe in miniatura, caduto sul campo di battaglia per te.

Lubrificazione cuscinetti ventilatore: ogni quanto devi mettere del grasso, se vuoi evitare di sentire le URLA di dolore di una ventola rimasta a secco

Il primo della lunga serie di Bonsai deceduti sotto le mie cure, mi era stato regalato. La mia attuale passione per questa arte orientale, nasce proprio da questo primo esemplare.

 

Quella piccola piantina aveva per me un gran valore simbolico. A regalarmelo era stata infatti quella che a suo tempo era la mia dolce metà. (e puoi immaginare come sia stata contenta di vedere il suo regalo completamente rinsecchito dopo pochi mesi)

 

Talmente ci tenevo che l’avevo messo sul comodino vicino al mio letto.

 

Pessima idea.

 

Quand’è infatti che si va in camera da letto?

 

Esatto, giusto la notte per dormire.

 

Durante il giorno ovviamente – preso da mille impegni – l’ultima cosa a cui pensavo era di prendermi cura di quella piccola ed indifesa pianta.

 

E quando la sera strisciavo esausto verso il letto, con le palpebre semichiuse, di certo non mi veniva in mente di annaffiarla.

 

Ecco perché un bel giorno mi ritrovo il comodino ricoperto di foglie secche ed il tronco del Bonsai completamente spoglio, dopo quasi un mese senza nemmeno una goccia d’acqua.

 

Finito di ascoltare gli insulti dalla mia amata, ho letto il fogliettino che era attaccato al vasetto.

 

Ho così scoperto che i Bonsai, hanno bisogno di essere annaffiati quasi ogni giorno, con una piccola quantità di acqua.

 

La poca terra che hanno a disposizione – ovviamente – si asciuga in poco tempo. Ecco perché sono piante così assetate.

 

Ed ecco quindi la prima lezione che puoi portarti a casa.

 

Aspetta. Non ti sto dicendo che anche i ventilatori industriali vanno annaffiati quasi ogni giorno.

Ti sarà quasi certamente capitato di sentire – quasi all’improvviso, dall’oggi al domani – dei rumori metallici emessi da una delle ventole che hai nel tuo impianto.

 

In un buon 98% dei casi, questi suoni inquietanti sono dovuti al fatto che il grasso è arrivato alla fine della sua vita, e quindi non riesce più a svolgere la sua azione lubrificante.

Devi infatti sapere che quella poltiglia appiccicosa che trovi nei cuscinetti, NON dura in eterno.

 
lubrificazione cuscinetti ventilatore grasso esausto


Durante il funzionamento del ventilatore, il grasso viene compresso e spinto tra i vari componenti del cuscinetto. Inoltre viene “inquinato” da delle minuscole particelle di metallo si staccano dalle superfici degli anelli o delle sfere.

 

Ecco perché ogni tanto è necessario aggiungere del grasso nuovo ed in piena forma, così da sostituire quello ormai vecchio ed esausto.

 

Arrivato a questo punto, non mi stupirei se mi domandassi:

 

Ok, tutto interessante. Ma come faccio a sapere ogni quanto devo pompare grasso nei cuscinetti?

 

Ecco che la storia del mio primo Bonsai ti torna ancora utile.

 

Come ti ho detto prima, ho scoperto ogni quanto annaffiare la pianta, semplicemente leggendo il foglietto di istruzioni attaccato al vasetto.

 

Nel tuo caso, i “foglietti di istruzione” sono due.

 

Nel manuale di uso e manutenzione del ventilatore – si esatto, quel tomo di carta che al solo pensiero di leggerlo ti fa venire la nausea – troverai scritto ogni quante ore di funzionamento devi procedere con la lubrificazione dei cuscinetti.

 

Ora, io so benissimo che i manuali di solito vengono archiviati in qualche armadio, SENZA che nessuno li legga.

 
targa dati lubrificazione cuscinetti ventilatore

Ecco perché da sempre, su ogni ventilatore industriale che spedisco ai miei clienti, attacco una targa metallica come quella arancione che vedi nella foto.

Cosa metto nella targa di lubrificazione cuscinetti?

 

Per prima, ovviamente, l’intervallo di lubrificazione. È indicato in ore di funzionamento del ventilatore, perché chiaramente dipende proprio da questo dato. (considera che un mese sono circa 720 ore)

L’intervallo di lubrificazione indicato è il massimo tempo che puoi aspettare prima di mettere nuovo grasso nei cuscinetti.

 

Ovviamente se sgarri di un paio di giorni NON succede nulla. Evita però di ritardare più di una settimana, altrimenti se poi il cuscinetto si spacca, la COLPA è solo tua.

 

Nessun costruttore infatti ti concederebbe il beneficio della garanzia in questo caso.

Ti consiglio di tenere traccia – per ogni ventilatore industriale installato nel tuo impianto – delle attività di lubrificazione dei cuscinetti che hai svolto nel tempo.

 

Perché?

 

Il motivo è semplice. Poter dimostrare – dati alla mano – che hai rispettato le indicazioni del costruttore.

 

In questo modo – in caso di un fermo impianto dovuto proprio alla rottura di un cuscinetto – potrai:

 
  1. Evitare di ricevere una strigliata dal tuo capo, con l’accusa di avere trascurato la manutenzione delle ventole installate nell’impianto.
 
  1. Dimostrare al fornitore che tu hai seguito tutto quello che lui stesso ha indicato nel suo manuale, obbligandolo così ad intervenire gratuitamente se la macchina è ancora in garanzia.
 

All’interno della mia guida “4 tattiche dei più grandi strateghi per vincere la guerra ai guasti improvvisi dei tuoi ventilatori industriali”, ti svelo come grazie ad un semplice foglio di Excel – che ho chiamato scheda anagrafica del ventilatore – puoi tenere traccia di tutte le attività di manutenzione su ogni singolo ventilatore installato nel tuo impianto.

 

La guida è GRATUITA. Puoi averla semplicemente compilando questo modulo e cliccando sul pulsante “Scarica la guida”.

 

Oltre all’intervallo di lubrificazione dei cuscinetti, nella targa che applico sui ventilatori viene poi riportato che tipo di grasso usare e quanti grammi devi pomparne nel cuscinetto ogni volta.

 

Per darti un’idea di quanto sia importante usare la giusta quantità di grasso, ti sarà sicuramente utile scoprire la storia del sacrificio di un secondo Bonsai.

Una volta capito ogni quanto ripetere la lubrificazione, il secondo passo che devi compiere è scoprire la quantità perfetta di grasso da mettere nei cuscinetti, se vuoi evitare che il ventilatore muoia affogato come il mio Bonsai

Devo svelarti un piccolo gossip su di me, prima di procedere.

 

Quando mi accorgo di non saper fare qualcosa, mi intestardisco e continuo a provare finché non imparo come si fa.

 

Ecco perché dopo aver lasciato morire di sete il primo Bonsai – ferito nell’orgoglio – sono andato il giorno stesso a comprarne un altro.

 

Oramai avevo imparato la lezione.

 

Questo quello che pensavo.

 

Purtroppo per l’innocente pianta, mi sbagliavo.

 

Forte degli errori fatti la prima volta, questo nuovo Bonsai me lo sono portato in ufficio.

 

Volevo evitare a tutti i costi di lasciare senza nemmeno una molecola d’acqua anche questa seconda pianta.

 

Così ogni mattina la prima cosa che facevo – ancora prima di bermi un caffè – era di bagnare quella poca terra contenuta nel minuscolo vaso.

 

Passate solo 2 settimane, le foglie hanno incominciato ad arricciarsi e diventare giallognole.

 

Forse sto dando poca acqua.” Ho pensato.

 

Così ho cominciato ad annaffiare la pianta sia il mattino, che la sera prima di andare a casa.

 
Bonsai morto da troppa acqua metafora di una lubrificazione eccessiva cuscinetti

Il risultato? Lo vedi in questa foto.

Forse hai già capito qual è la lezione dietro questa breve storiella, vero?

 

Esatto. Nella lubrificazione dei cuscinetti è FONDAMENTALE pompare dentro solo la giusta quantità di grasso. Non di più, non di meno.

 

Ho già parlato degli effetti di una lubrificazione eccessiva in questo articolo.

 

Ovviamente è inutile precisare che mettere meno grasso di quello richiesto, è un modo sicuro per far schiantare i cuscinetti dei tuoi ventilatori. Vero?

 

Assodato che è importante mettere sempre la giusta quantità di lubrificante, i problemi che potresti trovarti di fronte sono due:

 
  1. Come faccio a sapere quanto grasso mettere nei cuscinetti?
 
  1. Come posso essere sicuro di aver pompato abbastanza grasso?
 

Partiamo dalla prima domanda.

Come puoi scoprire qual è la giusta quantità di grasso per cuscinetti che devi pompare?

Come ti ho già detto prima – in teoria, se il costruttore è un minimo serio – tutte le informazioni sulla lubrificazione cuscinetti dovresti trovarle all’interno del manuale. (mi spiace, ma quel malloppone ti tocca leggerlo prima o poi)

 

Oppure, se sei abbastanza fortunato, trovi una targhetta attaccata sul ventilatore dove il costruttore – come ad esempio faccio io – ti indica la quantità di grasso da pompare, espressa in grammi.

 

Ehh tutto bello. Io però ho perso il manuale del ventilatore, e quel farabutto del costruttore non ha messo nessuna targa sulla macchina. Come faccio?

 

Ok, non ti allarmare. Ho una soluzione anche per questo caso. Anzi, due.

 

La prima – semplice e banale – è quella di chiamare il fornitore e chiedere questa informazione.

 

Se poi proprio non hai voglia di avere a che fare col tuo fornitore, allora ecco una semplice formula che puoi usare per calcolare la quantità di grasso.

 

La SKF, leader mondiale nella costruzione di cuscinetti, ha sviluppato questa semplice formula che ti aiuta a calcolare – a seconda del tipo e grandezza di cuscinetto – quanti grammi di grasso pompare ad ogni lubrificazione:

 
lubrificazione cuscinetti ventilatori calcolo quantità grasso


Per usare questa formuletta, ti servono solo due dati. Il diametro esterno D del cuscinetto e la sua larghezza B, entrambi espressi in millimetri.

 

Puoi ricavare questi due valori misurandoli direttamente sul cuscinetto. In alternativa li trovi scritti sul catalogo di qualsiasi produttore di questi componenti.

 

Passiamo quindi alla seconda domanda.

Come puoi sapere con precisione se hai pompato abbastanza lubrificante, anche se NON hai super poteri e hai solo una vecchia pompa manuale per la lubrificazione?

Ad oggi esistono in commercio delle pistole per il grasso in grado di misurare – in tempo reale – quanto lubrificante stai mettendo nel cuscinetto.

 
pompa manuale per lubrificazione cuscinetti ventilatore

Se però hai in azienda una pompa manuale più “antica” – come quella che vedi in questa fotografia – allora può esserti utile questo semplice trucchetto, per sapere quando hai messo abbastanza grasso nel cuscinetto.

Tutto quello che ti serve è solamente una bilancia in grado di misurare i grammi. (per intenderci, la pesa dove passano i camion all’ingresso dello stabilimento NON va bene, è troppo poco sensibile)

 

Accendi la bilancia. Con una pompata fai uscire il grasso sopra il piatto di pesa. Leggi quanti grammi ti indica il display. Hai finito.
Adesso sai quanto grasso metti nel cuscinetto ad ogni pompata.

 

Grazie a questo dato, puoi facilmente convertire la quantità in grammi richiesta dal costruttore, in numero di “pompate” che devi dare.

 

Tutto qui, adesso sai ogni quanto effettuare la lubrificazione dei cuscinetti e quanto lubrificante devi mettere.

 

Resta però una domanda.

 

Quale tipo di grasso devi utilizzare?

 

Ecco che la storia del terzo Bonsai ha qualcosa da dirti in merito a questa domanda.

Perché NON puoi scegliere a caso quale grasso per cuscinetti usare per i tuoi ventilatori industrial?

Conosci sicuramente il detto non c’è due senza tre, giusto?

 

Potevo forse arrendermi dopo che anche il secondo Bonsai era caduto sul campo di battaglia?

 

No, non potevo. Ahimè sono troppo testardo.

 

Quindi arriviamo alla storia del terzo Bonsai che si è sacrificato per aiutarti ad eseguire una corretta lubrificazione dei cuscinetti.

 

Questa volta sapevo perfettamente come assicurare la giusta dose di acqua alle poche radici della pianta.

 

Infatti, per qualche mese, il piccolo alberello era rigoglioso e produceva sempre nuovi rami ricoperti di foglie.

 

Poi ad un certo punto ha iniziato a non sentirsi bene.

 

In un lento declino, le foglie cadevano, i rami si seccavano.

 

NON capivo cosa succedeva. Stavo seguendo le istruzioni che avevo letto.

 

In meno di una settimana anche questo terzo Bonsai era ormai un tronco spoglio, privo di vita.

 

Non avevo idea di cosa fosse successo.

 

Così l’ho portato dove l’avevo acquistato per chiedere consigli, avere una diagnosi ed evitare di ripetere errori in futuro.

 

L’uomo dietro il bancone in silenzio guarda il cadavere del Bonsai. Tasta i rami ed il tronco. Rimuove tutto l’alberello e la piccola zolla di terra dal vaso.

 

A quel punto gli si illuminano gli occhi, come ad uno scienziato che ha appena fatto la scoperta che gli varrà il premio Nobel.

 

Guardo quella piccola zolla di terra. È completamente bianca.

 

Hai usato l’acqua del rubinetto per annaffiarlo, vero?

 

La mia risposta ovviamente è stata affermativa.

 

Ecco svelata la causa di morte di questo povero terzo Bonsai. Col tempo nella terra si era accumulato talmente calcare da intossicare la pianta.

 

Me ne torno a casa con un pizzico di sapere in più, un quarto Bonsai – sono testardo, come avrai capito – ed una boccetta “magica” da usare per addolcire ed integrare di nutrienti l’acqua del rubinetto.

Qual è il tesoro che puoi portarti a casa – ed EVITARE così disastri con la lubrificazione dei cuscinetti – dal sacrificio di questo terzo piccolo albero Samurai?

Mi capita molto spesso – quando mi trovo in qualche stabilimento – di chiedere del grasso per dare una lubrificata ad un ventilatore con dei cuscinetti un po’ rumorosi.

 

Nella maggior parte dei casi quello che mi viene portato è un grasso generico, NON adatto ad essere utilizzato per i cuscinetti dei ventilatori industriali.

 

Addirittura? Che differenza vuoi che ci sia tra un grasso e l’altro, sono tutti dei lubrificanti, no?

 

Questa è solitamente la risposta che ricevo, quando faccio notare che stanno utilizzando un lubrificante sbagliato.

 

Ti risparmio il lungo sermone che ogni volta utilizzo per replicare a questa obiezione, e vado subito al sodo.

Anche se tutti i grassi sono studiati per lubrificare, NON tutti possono essere utilizzati per le particolari condizioni di velocità, temperatura e carichi meccanici dei ventilatori industriali.
 

Sia ben chiaro, non sono io a dirlo.

 

Ad affermare quanto hai appena letto è la stessa SKF, leader indiscussa nella produzione di cuscinetti e di grasso per uso industriale.

 

Se metti il grasso sbagliato all’interno dei cuscinetti, puoi andare incontro a diversi problemi:

 
  • Un lubrificante con una viscosità troppo alta, potrebbe far surriscaldare i cuscinetti, portandoli anche a guastarsi, causandoti enormi danni e costi di manutenzione straordinaria.
 
  • Un grasso poco “resistente” ai carichi ed alle vibrazioni di un ventilatore, si usura molto più velocemente, costringendoti a ridurre gli intervalli di lubrificazione e quindi ad aumentare i consumi di lubrificante.
 
  • Se utilizzi un grasso qualsiasi – NON idoneo alle alte velocità di rotazione di un ventilatore industriale – i cuscinetti molto facilmente arrivano ad inchiodarsi, causando la rottura della girante, dell’albero e della trasmissione.
 

Capisci quindi quanto è importante – per ridurre il tuo tempo sprecato in manutenzione straordinaria ed EVITARE di bruciare il tuo budget – selezionare ed utilizzare solamente il giusto lubrificante?

Come fai a sapere quale grasso per cuscinetti utilizzare sui tuoi ventilatori industriali?

Ora che ci siamo chiariti sull’importanza di utilizzare il giusto prodotto per ingrassare, NON posso lasciarti a bocca aperta senza darti la risposta alla domanda:

 

Ok, ma come cavolo posso sapere quale grasso devo usare?

 

I grassi sono indentificati innanzitutto da un codice NLGI, che ne identifica il grado di consistenza.

 

Se ricordi, nella foto della targa lubrificazione cuscinetti che hai visto prima, riporto proprio il codice NLGI, che nel caso particolare ha un valore pari a 2.

 

Questa codifica però non è sufficiente a definire completamente il tipo di grasso che devi utilizzare.

 

Ecco perché, oltre al valore NLGI, nella mia targa lubrificazione cuscinetti indico anche il codice commerciale LGMT, che identifica quale grasso devi utilizzare. (si tratta del codice SKF, in quanto nella mia esperienza è il migliore lubrificante per cuscinetti, essendo sviluppato proprio per questo tipo di applicazioni)

 

Se poi chi ti ha fornito il ventilatore NON ha messo nessuna targa di lubrificazione cuscinetti, né ti ha dato indicazioni nel manuale – infrangendo quindi un obbligo di legge – allora anche in questo caso hai due alternative.

 

La prima, è ancora una volta chiamarlo e – dopo avergli dato una sana strigliata per le sue mancanze – costringerlo a dirti quale tipo di grasso per cuscinetti deve essere utilizzato sul suo ventilatore.

 

In alternativa, puoi utilizzare questo breve prontuario, che la SKF mette a disposizione per la selezione dei grassi lubrificanti di loro produzione. (se hai dei dubbi su come utilizzarlo, contattami pure e sarò felice di aiutarti)

 

Molto bene, eccoci arrivati quasi alla fine di questo articolo.

 

Come hai visto, le tre storie dei Bonsai – caduti tra le mie mani – sono state uno spunto inaspettato per condividere con te queste 3 importanti regole in merito alla lubrificazione cuscinetti ventilatore:

 
  1. Rispettare gli intervalli di lubrificazione previsti per le tue ventole, in modo da prolungarne di anni la vita, evitando di sprecare inutilmente soldi in continui ricambi ed interventi di manutenzione straordinaria.
 
  1. Pompare ogni volta solo la giusta quantità di grasso dentro ai cuscinetti, evitando sprechi di lubrificante e soprattutto scongiurando il pericolo di surriscaldarli fino a farli inchiodare.
 
  1. Utilizzare solo il tipo di grasso più idoneo per la particolare condizione di funzionamento dei tuoi ventilatori industriali, mantenendo sempre una buona lubrificazione all’interno dei cuscinetti.
 

Rispettare gli intervalli di lubrificazione e le indicazioni dei costruttori in merito al grasso da utilizzare, è certamente un modo sicuro per allungare la vita dei tuoi ventilatori industriali e ridurre le fermate non programmate dei tuoi impianti a causa di un cuscinetto grippato.

 

Se però vuoi VERAMENTE cancellare l’incubo dei guasti improvvisi ai tuoi ventilatori industriali – oltre ad una corretta lubrificazione – devi anche prevedere, e mettere in atto, tutta una serie di attività di manutenzione ordinaria e preventiva.

 

NON puoi fare a meno di creare un vero e proprio piano di manutenzione, all’interno del quale per ogni ventilatore vengono indicati quali controlli effettuare e con che frequenza programmarli.

 

Molto probabilmente però – come è capitato a molti altri responsabili di manutenzione – nessuno ti dice cosa controllare, come farlo e, soprattutto, come capire dai risultati ottenuti se devi programmare o meno una fermata dell’impianto, per procedere con le attività di manutenzione straordinaria.

 

Certo, queste informazioni sono sparpagliate all’interno dei vari manuali di uso e manutenzione.

 

Ma dimmi la verità. Quando è stata l’ultima volta che ne hai letto uno?

 

Ecco perché ho pensato di scrivere la guida “4 tattiche dei più grandi strateghi per vincere la guerra ai guasti improvvisi dei tuoi ventilatori industriali”.

 

Non si tratta di un classico manuale d’uso pieno zeppo di raccomandazioni, che molti costruttori di ventilatori usano solo per mettersi al riparo da eventuali guasti o danni che le loro macchine possono causare al tuo impianto.

 

Grazie a quello che leggerai all’interno della guida scoprirai:

 
  • Come concentrare il tuo poco tempo (ed il budget striminzito che ti danno) sulle macchine più importanti per la produzione dei tuoi impianti, riducendo così a ZERO le fermate causate dai guasti ai ventilatori.
  • Come creare un piano di manutenzione che – utilizzando il minor tempo possibile – ti permetterà di tenere sempre in uno stato di salute ottimale i tuoi ventilatori, riducendo i costosi (e sfiancanti) doppi turni, necessari a risolvere le emergenze che oggi ti rovinano i fine settimana.
  • Come ridurre al minimo necessario il tuo magazzino di ricambi, concentrandoti solamente sui componenti strategici – che non per forza sono i più costosi – così da NON essere più schiavo dei tempi dei tuoi fornitori.
  • Come finalmente dimostrare – numeri alla mano – l’importanza del ruolo della manutenzione all’interno della tua azienda, obbligando i tuoi colleghi a smettere di trattarti come il “Maggiordomo della produzione”.
  • Come riuscire a prevedere con largo anticipo quando un ventilatore sta incominciando a guastarsi, così da avere tutto il tempo a disposizione per organizzare una fermata programmata di manutenzione, SENZA doverti barcamenare tra mille urgenze dell’ultimo minuto.
 

Se sei un responsabile di manutenzione e hai deciso di mettere la parola fine ai continui guasti delle ventole sparse nel tuo impianto, allora la guida “4 tattiche dei più grandi strateghi per vincere la guerra ai guasti improvvisi dei tuoi ventilatori industriali” fa proprio al caso tuo.

 

Come puoi averla?

 

Niente di più semplice. Compila questo piccolo modulo che vedi qua sotto e poi clicca sul pulsante “Scarica la guida”:

 

In pochi minuti riceverai GRATUITAMENTE la tua copia della guida all’indirizzo e-mail che hai indicato nel modulo. (quindi fai attenzione ad inserire il tuo indirizzo correttamente, altrimenti mi sarà impossibile inviarti la tua copia della guida)

 

Bene, siamo veramente arrivati alla fine di questo articolo sulla lubrificazione dei cuscinetti di un ventilatore.

 
Curo il mio nuovo Bonsai dopo aver terminato questo articolo sulla lubrificazione cuscinetti ventilatore


Ora se non ti dispiace devo lasciarti per occuparmi del mio nuovo Bonsai.

 

Non vorrei mai che anche questo faccia la brutta fine dei nostri 3 piccoli eroi di cui ti ho parlato.

 

Mi raccomando, NON lasciarti scappare la tua copia GRATUITA della guida ““4 tattiche dei più grandi strateghi per vincere la guerra ai guasti improvvisi dei tuoi ventilatori industriali”.

 

Mai più guasti improvvisi!

 

Il Signore delle Ventole

| Guida gratuita

Relazione consulenza per risparmio energetico ventilatori industriali

“Come scegliere il ventilatore perfetto”

Seguendo le 5 regole che ho riportato in questa guida per chi come te deve acquistare dei ventilatori da installare nei propri impianti, sarai sicuro di scegliere il ventilatore perfetto per garantire le prestazioni del tuo impianto.

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